IGOR CASSINA SPRONA LA NAZIONALE AZZURRA
Nel percorso di avvicinamento alle Olimpiadi di Londra 2012 abbiamo intervistato Igor Cassina, maestro della sbarra e medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene 2004, per parlare delle aspettative azzurre in vista dei prossimi giochi olimpici e non solo. Lo avevamo lasciato circa un anno fa dopo l’annuncio del ritiro, adesso l’inventore del “movimento Cassina” insegna ginnastica negli Stati Uniti, a New York. Un viaggio nei ricordi e il punto sulla ginnastica italiana, i pronostici per i favoriti nelle diverse discipline e i consigli sul percorso da seguire per trasformare i propri sogni in realtà.
E’ passato quasi un anno
dal tuo ritiro, come è cambiata la tua vita?
Da Settembre mi sono trasferito a New York per insegnare in una scuola, la ginnastica mi manca molto. Più che le competizioni mi manca vivere il mio ambiente e tutte le emozioni che mi davano gli allenamenti. Il lato positivo resta comunque il fatto di poter fare tante cose che da atleta diventavano difficili.
Che Olimpiadi saranno quelle di Londra del 2012?
Per lo Sport Italiano saranno indubbiamente Olimpiadi che daranno la possibilità a tanti atleti azzurri di realizzare i loro sogni e renderanno partecipi tutti gli italiani. In maniera particolare quando si ascolterà il nostro inno nazionale, un momento sempre unico.
Conosci qualche protagonista nella ginnastica italiana (e della sbarra) che può fare bene alle prossime Olimpiadi?
Nella ginnastica maschile alla sbarra ancora non c’è un atleta che può competere per la medaglia ma agli anelli abbiamo invece una concreta possibilita’ con Matteo Morandi che ha gia’ collezzionato 3 bronzi ai Mondiali. Nel settore femminile spicca Vanessa Ferrari con possibilità di medaglia insieme a Carlotta Ferlito ed Elisabetta Preziosa, nella ritmica le nostre ragazze arrivano da Campionesse del Mondo e punteranno alla medaglia del colore piu’ nobile!!!
Alle Olimpiadi di Atene ho realizzato il mio sogno e ho tanti ricordi di quel bellissimo momento. Appena ho visto il punteggio e il tabellone luminoso dove compariva il mio nome e la scritta Gold Medal, non mi sembrava vero, salire sul gradino piu’ alto del podio e sentire l’inno italiano è stato un momento unico come la festa che Meda, la mia Città, mi ha regalato al mio rientro con più di 5000 persone in piazza ad aspettarmi. Momenti magici che ho potuto realizzare grazie soprattutto ai miei genitori e al mio allenatore.
Per tentare di vincere una medaglia importante bisogna essere meticolosi, concentrati in ogni allenamento. Non bisogna mollare mai nonostante le difficoltà, credere in sé stessi e impiegare tutte le energie possibili mettendoci l’arma vincente che è sempre la passione. Seguendo questa ricetta il risultato non è scontato ma indubbiamente ci sono delle buone possibilità di vincere.
La ginnastica italiana sta attraversando un momento straordinario per la squadra della ritmica,e’ dal 2001 che vincono sempre medaglie e attualmente sono le Campionesse del Mondo e la squadra piu’ forte a livello
assoluto,nel settore maschile e femminile si stanno inserendo dei giovani promettenti e speriamo che continuando cosi’ possano raggiungere traguardi importanti.
Ti sei trasferito negli Usa per insegnare, cosa ti sta dando questa esperienza?
L’ insegnamento mi sta dando indubbiamente delle belle soddisfazioni,i bambini ovviamente danno da fare ma è bello vedere che migliorano e sono contenti, è anche un occasione per imparare la lingua che purtroppo non sono mai riuscito a studiare come volevo. Questa e’ l’occasione giusta, a volta non è facile perchè sono lontano dalla famiglia e dalla fidanzata che però è venuta a trovarmi da novembre a dicembre. Abbiamo festeggiato il Natale in Italia ed ora sono solo con la speranza che Glenda ritorni presto…
Fonte: Panorama