A quanti di noi, quando avevamo tra i sei-sette anni, è stato rimproverato il fatto che non stavamo un attimo fermi?
Scommetto a tanti di noi.Sembravamo avere l’argento vivo addosso: si scendeva giù in strada tante volte ancora con il boccone del pranzo in bocca, anzi i maschietti spesso mangiavano con il pallone tra le ginocchia…. per rientrare con il calar della luce.
Adesso siamo genitori, e i nostri bambini vorrebbero muoversi come abbiamo fatto noi, ma loro, invece, vengono classificati come troppo vivaci, iperattivi e poco concentrati! Eppure nessuno si sarebbe mai sognato di consigliare ai nostri genitori una visita dal dottore perché troppo vivaci! Oggi si, oggi si invia al un neuropsichiatra infantile, senza nulla togliere a questa importante figura che quando realmente necessaria è veramente fondamentale.
Oggi si ricercano minuziosamente questi atteggiamenti ipercinetici, si ricercano disturbi del comportamento e deficit di attenzione anche dove non ci sono! Ma ci siamo mai posti la domanda “e se fossimo noi ad annoiare i bambini? Il nostro modo di parlare, educare e presentare una nuova lezione?”
Teniamo presente che il bambino dopo un certo periodo di tempo ha bisogno di muoversi, di sfogare le proprie energie e tornare cosi ad essere più attento successivamente. Ma già è vero! A scuola non si può scendere in giardino, i giardini sono inesistenti, inagibili e pericolanti, poi le mamme hanno paura che i loro figli si ammalino, una volta fa troppo freddo o troppo caldo, sudano e si sporcano, insomma è veramente troppo sconveniente, tanto vale rimanere ancora dentro le quattro mura della classe! Invece non è così, un atteggiamento simile non porta a nulla di buono.
Numerosi studi hanno dimostrato che l’esercizio fisico migliora il rendimento scolastico, favorisce le aree cerebrali connesse alla memoria e aumenta la concentrazione, pensate ai nostri figli che sforzo fanno nel ricordare ogni passaggio dell’esercizio ginnico. Inoltre l’attività fisica aumenta una serie di sostanze, le endorfine, che ci fanno sentire più felici e riduce la sintesi di un ormone, il cortisolo, uno degli ormoni dello stress. Insomma, i bambini che praticano regolarmente attività fisica ottengono dei risultati migliori, una maggiore capacità di concentrazione e una maggiore responsabilità. L’ attività fisica, individuale o di gruppo, aiuta ad acquisire maggiore autostima, sicurezza e capacità di interagire con gli altri, prevenendo malattie serie come sovrappeso, obesità e depressione.
dott.ssa Irene Nugnes