Niente sudore e mesi di preparazione ma solo ingredienti, fornelli e uno stomaco di ferro. Jack Hemingway e Sarah Kemp sono due inglesi di 25 anni, lui designer e lei è un’appassionata blogger di cucina. Dopo aver tentato (inutilmente) di trovare un biglietto per le gare di atletica e di ginnastica artistica hanno deciso: anziché vedere dal vivo le premiazioni dei loro atleti, le medaglie le daranno loro…a tavola.
La loro sfida culinaria si basa sulla preparazione, sull’assaggio e soprattutto sulla votazione di un piatto tipico per ognuno dei 205 Paesi in gara ai Giochi. Nella multietnica Londra, dove vivono, non trovano difficoltà a trovare gli ingredienti, forse la cosa più ardua è trovare le ricette da cucinare.
Il loro blog Eat the Olympics è sempre più seguito, tanto che possono contare sull’aiuto degli utenti di tutto il mondo che segnalano ricette e prodotti tipi del loro Paese. C’è chi ha inviato un libro di ricette dal Nepal o altri che suggeriscono il piatto che più li rappresenta. In questi primi mesi hanno provato gli Alfajores argentini, i sigari di feta turchi fino al pesce alla birra delle Isole Cayman.
Ogni portata è fotografata e premiata con tanto di lista di ingredienti e preparazione. I piatti più disgustosi vengono invece squalificati. Sinora è toccato a due dolci: la torta di patate dolci del Camerun e i biscotti alla banana e burro di arachidi dell’arcipelago di Vanuatu. Resta ora da capire se è il piatto ad essere così “particolare” oppure se c’è stato uno sbaglio nella prerapazione, poiché alcune ricette vengono tradotte con Google Translate. I due ragazzi puntano a concludere il loro “viaggio” per la cerimonia di chiusura delle olimpiadi, in programma il 12 agosto. Jack e Sara stileranno quel giorno il medagliere finale.